domenica 31 gennaio 2010

ore 19.30: ACCENSIONE


San Geminiano ha acceso il falò; il tam-tam mediatico ha lanciato nell'etere un solo messaggio:

ore 19:34
Annichiliti

attendiamo ora le immagini dell'accensione perfetta.

Lò Lò Lò
Abbasso San Nicolò
Abbasso il Vaticano
Evviva San Geminiano


giovedì 28 gennaio 2010

Continua la marcia di avvicinamento



Continua la marcia di avvicinamento al falò.

Stasera a Gallarate, in particolare presso l'oratorio Don Bosco di Arnate, uno dei cinque rioni che la ospinato a turno una volta all'anno, è andata in scena la Giubbiana.

Qua è tradizione che l'ultimo giovedì di gennaio si bruci la “Gioeubia”, un grande fantoccio simboleggiante l'inverno e raffigurante una vecchia, fatto di bancali e cassette di legno.

Bruciare la Gioeubia quindi significa allontanarsi dal freddo e gelo e buttarsi alle spalle tutti i malanni dell’anno appena passato.



Oltre a bruciare la Gioeubia, è tradizione servire a tutti i presenti un piatto tipico della cucina tipica lombarda: “risotto e luganiga”.

Più di una decina tra cuochi e gastronomi, capitanati e coordinati dal Re Risotto, un'anziano signore con una fluente barba bianca ed una "Toque" dorata, ha infatti preparato all'incirca 120 kilogrammi di riso e salsiccia, cuocendolo su un’enorme pentola di acciaio inossidabile, dal diametro maggiore ai 3 metri e pesante più di 5 quintali, muovevano con lunghe pale, simili a remi.


Le foto della serata sono visibili al seguente link.

martedì 19 gennaio 2010

La sfida è cominciata!


Domenica sera e' cominciata la sfida dei Falò di Pontremoli. Invito tutti ad andare sul sito del Falò di San Geminiano e a leggere il post di Davide.
Lò Lò Lò

foto di Lara Cecchini

sabato 16 gennaio 2010

La Stagione dei Falò


Sembra ormai una tappa fissa cominciare con la stagione dei Falò nel giorno di Sant’Antonio.
Anche quest’anno mi sono recato presso la Fattoria Cogo di Carnago per assistere al tradizionale Falò.
Appena arrivato, subito una sorpresa: pochi minuti prima dell’accensione una mucca ha partorito un vitellino assistita, metaforicamente, da decine di astanti.
Perfetto inizio per commemorare il Santo patrono protettore degli animali.
Terminato l’evento, solo il tempo per un panino od un bicchiere di vin brulè, quinti tutti intorno al falò in attesa dell’accensione: benedizione di rito da parte del parroco e poi via alle fiamme.
In pochi minuti le lingue di fuoco hanno circondato ed avvolto il falò saettando alte nel cielo mentre la terra ha cominciato a fumare quasi a volersi depurare delle nebbie dell’inverno e prepararsi all’avvento della primavera.

Durante questo fine settimana altri falò si infiammeranno per tutt’Italia. In particolare a Pontremoli (MS) comincia la sfida del Falò tra i rioni San Nicolò, che accenderà domani, ed il rione San Geminiano che accenderà il 31 Gennaio. Quest’anno sarà la terza volta che assisterò all’accensione del Falò degli amici di San Geminiano e visto che mi sento ormai uno Zumian anche io, domani al momento dell’accensione dei Nostri avversari di San Nicolò potrò solo gridare:

Lò Lò Lò
Abbasso San Nicolò
Abbasso il Vaticano
Evviva San Geminiano!

Per visualizzare le foto cliccare sul link.

venerdì 8 gennaio 2010

Un invito al Falò di San Geminiano


trascrivo un e-mail ed un invito arrivatoci dai nostri amici di Pontremoli.
Invito inotre a fare un salto sul blog Falò di San Geminiano e leggere il post "Storia di un gemellaggio".

Ciao a tutti e buon 2010, ricco di serenità per tutti e alte fiamme per il falò del Mercato.
E' scontato, ma sempre meglio ribadire, che vi aspettiamo domenica 31 gennaio a Pontremoli per il falò di San Geminiano. Come lo scorso anno la vostra presenza è gradita e impreziosirà una giornata memorabile. Vi attendiamo numerosi a Pontremoli. Un caro saluto


Davide e tutto il rione di San Geminiano

giovedì 7 gennaio 2010

Una sera al Ciocco con le fans del Mercato

Estratto dal sito ilCastellaccio.net

“Anno nuovo, clima nuovo”, come recita un vecchio vezzo contadino.
Lo abbiamo notato l’altra sera alla cena del rione Mercato nel tipico Ciocco di Piazza Garibaldi, ben riscaldato da legna di bosco e piadine fritte saporitissime che andavano a ruba tra in presenti all’interno del box e quella fila dei rocchigiani in attesa di portarle a casa per cena. Anche il vino messo a disposizione rendeva corpo e spirito allegro e tra “un viva il Mercato” ed applausi che venivano da ogni tavolo due signorine gentili e ben disposte al dialogo, hanno lasciato intendere le loro simpatie per questo rione. Cominciamo con Arianna Fabbri “…rione Mercato, una mercatissima da generazioni, in quanto ho seguito le orme di mia mamma che è del Mercato, mentre il babbo è del Borgo, ma la diatriba in casa ci serve, a cominciare proprio da questi giorni, quando in paese, trascorso il periodo natalizio, l’argomento che prevale è appunto quello della preparazione dei falo’. Penso,- aggiunge Arianna,- che tale tradizione vada mantenuta in paese, perchè questo è un momento di aggregazione importante specialmente per i giovani che non trovano altra forma di divertimento quassù, se non quella della preparazione dei falò”. Parole vere e sagge quelle pronunciate da Arianna, per la sua schiettezza di linguaggio,là dove il termine aggregazione lascia veramente capire in quale realtà vivano i nostri giovani.
Anche l’amica Giulia, amica del cuore di Arianna si esprime in modo quasi simile, sottolineando che la sua famiglia è del Mercato a cominciare dalla nonna, dal nonno, dalla madre mentre il padre, essendo del Borgo, ” ha provato varie volte a convincermi a cambiare rione, ma non c’è ancora riuscito; la festa dei falò, è una gran bella festa che sinceramente deve continuare, perchè i ragazzi si ritrovano…ed è un modo questo, per stare insieme per potersi divertire già in questi mesi preparatori, una festa che, leggi permettendo.. badget permettendo la vediamo proiettata nel futuro, proprio perchè la tradizione deve continuare, poi vedremo.”
Ad Arianna e Giulia un grazie sincero dal Castellaccio per il loro schietto ed aperto contributo.

Ivo Cappelli